Per la riduzione dei consumi nelle aziende vi è la possibilità di intervenire, in modo rapido e senza stravolgere gli impianti esistenti, installando un apparecchio, e.saver, che operi un controllo, o meglio un’ottimizzazione della tensione.
In cosa consiste l’ottimizzazione
Come è noto, la tensione della fornitura di energia non è sempre pari al valore nominale, né tanto meno costante; questo può portare ad un aumento dei consumi, ad una riduzione della vita utile dei carichi ed ad un assorbimento maggiore di corrente, anche della componente reattiva.
L’applicazione di un ottimizzatore di tensione risulta vantaggiosa perché annulla l’effetto negativo della tensione di rete non costante (specialmente nel caso di tensione maggiore di quella nominale) e immediatamente si ottiene:
- una riduzione del consumo;
- un allungamento della vita dei macchinari, delle lampade, dei motori, ecc…
Riduzione dei disturbi elettromagnetici
Oltre ai benefici sopra elencati si ottiene anche la riduzione dei disturbi elettromagnetici, delle armoniche e della potenza reattiva assorbita.
L’ottimizzazione della tensione ha un effetto di riduzione dei consumi quando il carico ha una bassa “componente elettronica” e le linee di alimetazione sono lunghe.
In alcuni casi, per massimizzare il rientro dell’investimento, potrebbe essere vantaggioso ottimizzare solo una parte dell’impianto, agendo su quelle linee elettriche ove i carichi sono più suscettibili di “saving” rispetto ad altri.
Su quali carichi l’effetto dell’ottimizzazione è rilevante?
Alcuni esempi di carichi dove l’effetto dell’ottimizzazione è rilevante:
» resistenze, forni elettrici;
» lampade non LED;
» motori senza inverter a carico parziale;
» lampade con alimentatore elettromagnetico;
» linee e quadri elettrici
Per maggiori informazioni: http://esaver.eggsenergy.com/it/