Il Senato ha definitivamente approvato il Decreto Legge n.11/2023 con le modifiche introdotte dal Parlamento per la Cessione dei crediti e il Superbonus.
Il Decreto originario che ha sostanzialmente bloccato la cessione dei crediti è stato decisamente sostanziato con diverse modifiche:
- viene ovviamente confermato il blocco del meccanismo di cessione, con una serie di esclusioni;
- per la categoria delle abitazioni unifamiliari viene prorogata la misura del 110% fino a settembre 2023 se già il 30% dei lavori era realizzato entro il settembre dell’anno precedente;
- viene mantenuto il divieto di acquisto dei crediti dalle pubbliche Amministrazioni;
- viene previsa la possibilità, per le spese relative al 2022, di allungare il periodo della detrazione diretta a 10 anni;
- le banche ed intermediari finanziari che detengono dei crediti fiscali di interventi relativi al 2022, hanno la possibilità di alleggerirsene acquisendo titoli di stato BTP almeno decennali (con alcune limitazioni);
- il meccanismo della cessione e sconto potranno continuare solo per case popolari, terzo settore e onlus;
- viene ancora una volta ritoccato lo spinoso tema della responsabilità solidale dei cessionari, con un alleggerimento nel caso di documentazione correttamente acquisita.
Si ricorda che il blocco della cessione dei crediti ha come data spartiacque il 17 febbraio 2023, entro la quale deve essere stata presentata la Cila (per le abitazioni unifamiliari), devono essere stati deliberati i lavori e presentata la Cila nel caso di condominio e, nel caso di demolizione e ricostruzione, presentata la richiesta del titolo abitativo.