Nei primi mesi del 2024 è stata registrata dall’Osservatorio di ANIE Rinnovabili la diminuzione tendenziale del mercato italiano dei sistemi di accumulo, verosimilmente la coda del Superbonus; con l’ormai prossima emanazione del Decreto attuativo per Piano Transizione 5.0 potrebbe riaprirsi il mercato nell’ottica C&I.
L’andamento relativo ai sistemi di accumulo
Da gennaio a marzo è stata registrata una crescita nel numero di installazioni dei sistemi di accumulo ma con una contemporanea diminuzione della potenza e della capacità degli stessi.
Nello specifico, nel predetto arco temporale risultano installati 71.123 sistemi di accumulo, +8% rispetto agli ultimi tre mesi del 2023, con un calo quanto a potenza e capacità, rispettivamente di 440 MW (-8%) e di 914 MWh (-4%).
La diminuzione è anche stata alleviata dall’installazione di sistemi di accumulo di grande taglia utililty-scale (specificamente quattro nuovi impianti centralizzati per complessivi 88 MW e 306 MWh, tra cui un impianto da 70 MW e 286 MWh con durata di 4 ore).
A livello tendenziale, i sistemi di accumulo installati nel primo trimestre 2024 sono in netto calo in confronto allo stesso periodo dell’anno precedente:
- – 11% in numero
- – 41% in potenza
- – 16% in capacità
Il calo registrato è dovuto alla regressione del segmento residenziale del mercato, non compensata, ad oggi, dall’aumento degli impianti commerciali, industriali (C&I) e utility-scale.
Si registra infatti che la quasi totalità (92%) degli impianti è di taglia inferiore ai 20 kWh con una netta prevalenza dei sistemi di capacità compresa tra 10 e 15 kWh (38%) e di quelli con capacità compresa tra 5 kWh e 10 kWh (35%).
La principale configurazione adoperata è quella “lato produzione in corrente continua”, che rappresenta l’85% del totale, mentre quella “lato produzione in corrente alternata” e quella “lato post produzione” ricoprono rispettivamente il 4% e l’11%.
Prospettive per la crescita dei sistemi di accumulo
Archiviato il boom da Superbonus anche nel mercato dei sistemi di accumulo, si può presumere che il mercato sarà a breve influenzato dai vantaggi previsti dal Piano Transizione 5.0, dalle medie e grandi installazioni utility-scale, che godono dei benefici previsti dalle aste Capacity Market, Fast Reserve e i mercati spot dell’energia.