Quanto tempo che impiega un’auto elettrica per la ricaricarsi? Questa è sicuramente una delle domande e preoccupazioni principali dei possessori di un veicolo elettrico. Di seguito cerchiamo di chiarire come e quali parametri sono necessari per capire quanto tempo impiega l’auto per ricaricarsi di giorno in giorno.
Quali gli elementi essenziali per valutare il tempo di ricarica?
La potenza nominale della stazione di ricarica, la sezione di conduttori del cavo, la disponibilità di potenza in un dato istante sono elementi essenziali per valutare i tempi di ricarica di un’auto elettrica, ma non sono gli unici fattori.
Si deve considerare anche:
- la potenza del caricatore interno all’auto (se si ricarica da una stazione AC);
- il tipo di caricatore dell’auto se monofase o trifase; questo aspetto risulta più evidente con un esempio: se la stazione di ricarica ha una potenza di 11 kW (16A trifase) e il caricatore dell’auto ha una potenza di 7,4 kW (32 A monofase), la ricarica avverrà con la minor corrente tra i due sistemi, quindi con 16 A monofase che corrispondono a 3,7 kW.
- lo stato di carica della batteria stessa; infatti la potenza di ricarica accettata dall’auto si riduce man mano che la batteria si carica e si riscalda.
Questo comportamento si rivela sulle stazione di ricarica in DC in alta potenza, per mantenere sotto controllo la temperatura delle parti interne, specialmente della batteria, l’auto riduce progressivamente la potenza di ricarica.
Tempo che impiega l’auto per ricaricarsi
In realtà più del tempo necessario per la ricarica completa dell’auto (parametro che sicuramente risulta importante nei lunghi viaggi) è da considerare il tempo che impiega l’auto per ricaricarsi dei chilometri effettivamente percorsi di giorno in giorno.
Tempi di ricarica a diverse potenze di batteria da 56 kWh
È necessario aumentare la potenza del contatore per ricaricare l’auto?
In ambito domestico, l’aumento di potenza del contatore non è indispensabile; va valutato in funzione dei consumi elettrici dell’utenza e dei chilometri percorsi giornalmente.
È comunque caldamente consigliato disporre di un caricatore (wallbox) dotata di un sistema di regolazione automatica della potenza di ricarica per evitare lo scatto delle protezioni (sistema anti-blackout).
È possibile utilizzare la presa shuko per la ricarica?
La ricarica Modo2 utilizzando un cavo dotato di presa shuko se da un lato risulta comodo per applicazioni di emergenza, nel caso di un utilizzo prolungato e frequente può presentare dei problemi di surriscaldamento e di sicurezza.
È quindi consigliabile almento dotarsi di un sistema con presa CEE industriale o meglio di una wallbox.