La Commissione europea ha introdotto, insieme alle nuove leggi per il clima e la gestione energetica, un progetto per il coordinamento del mercato energetico, l’Energy Union.
Energia per gli europei
Questo progetto consiste in un insieme di regole atte a facilitare il libero scambio di energia alle frontiere dei paesi EU per assicurare la disponibilità di energia in tutti gli stati ed una maggiore competitività.
Le nuove tecnologie ed infrastrutture contribuiranno alla riduzione del costo dell’energia, alle creazione di nuove opportunità di lavoro per i professionisti energetici.
Obiettivi dell’Energy Union
La strategia dell’Unione Energetica Europea si basa su 5 dimensioni:
- la sicurezza e certezza di approvvigionamento, diversificando le fonti di energia e aumentando la solidarietà e cooperazione tra i paesi EU;
- un mercato dell’energia completamente integrato, abilitando il libero scambio di energia con adeguate infrastrutture sia tecniche che regolatorie;
- efficienza energetica per ridurre l’importazione di energia extra-europea;
- decarbonizzazione dell’economia e garantire all’Europa un ruolo di leader mondiale nell’energia rinnovabile;
- ricerca ed innovazione per garantire la competitività delle aziende europee.
Il perfezionamento dell’Energy Union consentirà di gestire eventuali crisi energetiche se dovessero accadere, in un approccio integrato e non locale o nazionale.
Ovviamente bisogna tener conto del fatto che non sempre fonti come il sole ed il vento sono disponibili, ecco perché occorre incentivare anche i sistemi di stoccaggio (storage) dell’energia.
La rete di interconnessione dell’Italia con 25 linee elettriche
Ad oggi la rete di interconnessione dell’Italia con gli altri paesi conta 25 linee elettriche; i paesi connessi sono Francia, Svizzera, Austria, Slovenia, Corsica (Sardegna) e Malta.
Sono in progettazione o in fase di realizzazione potenziamenti con Francia, Austria e Corsica e nuove interconnessioni con Tunisia e Montenegro.