Piano Transizione 5.0: novità positive in arrivo per il fotovoltaico

È stato avanzato in Commissione Bilancio al Senato un emendamento al Decreto Fiscale (Decreto-legge n. 155 del 19 ottobre 2024), con importanti modifiche alla disciplina del Piano Transizione 5.0. con potenziali miglioramenti di rilievo per il fotovoltaico.

 

Approvazione delle nuove previsioni

Sebbene la proposta di modifica debba essere approvata dal Senato e dalla Camera dei Deputati, da diverse fonti risulta prospettabile che essa divenga ufficiale. È previsto che il processo di conversione in legge del Decreto Fiscale abbia luogo entro il 18 dicembre.

Le modifiche proposte al Piano Transizione 5.0

È disposto che le variazioni alla disciplina presentate siano retroattive, ovvero, se approvate, esse saranno efficaci anche per le richieste di accesso all’incentivo già presentate o accolte.

Due scaglioni e aliquote fino al 60%

Non si prevedono più tre scaglioni (fino a € 2,5 milioni, da € 2,5 a 10 milioni, da € 10 a 50 milioni), ma esclusivamente due fasce per le spese di investimento sostenute: fino a € 10 milioni e da € 10 a 50 milioni.

A fronte di tale modifica e del mantenimento delle tre classi di efficientamento energetico (relative al livello di riduzione dei consumi energetici della struttura produttiva e dei processi interessati), le aliquote del credito d’imposta saranno sei e non più nove.

  • Per la prima fascia di spese fino a € 10 milioni le aliquote per le tre classi di efficientamento saranno pari al 50%, 55% e 60%;
  • per investimenti compresi tra € 10 a 50 milioni le aliquote corrisponderanno al 15%, 20% e 25%.

Si incentivano in tal modo le imprese destinatarie a sostenere spese di investimento più alte, dal momento che, anche a fronte di riduzione dei consumi rientrante nella classe minore, qualora l’importo fosse superiore a 2,5 milioni, sussisteva l’ostacolo del Piano Transizione 4.0.

Le maggiorazioni per il fotovoltaico

Nella disciplina in vigore per i moduli fotovoltaici ammessi all’incentivo, di cui all’articolo 12, comma 1, lettere a), b) e c) del decreto-legge 9 dicembre 2023, n.181, sono previste maggiorazioni del 20% e del 40% rispettivamente per i pannelli di cui alle lettere b) (moduli fotovoltaici con celle, entrambi prodotti negli Stati membri dell’Unione europea, con un’efficienza a livello di cella almeno pari al 23,5%) e c) (moduli prodotti negli Stati membri dell’Unione europea composti da celle bifacciali ad eterogiunzione di silicio o tandem prodotte nell’Unione europea con un’efficienza di cella almeno pari al 24,0%).

Le modifiche proposte dispongono maggiorazioni per le tre tipologie di moduli rispettivamente:

  • al 30% per quelli di tipo a) (moduli fotovoltaici prodotti negli Stati membri dell’Unione europea con un’efficienza a livello di modulo almeno pari al 21,5%),
  • al 40% per quelli di tipo b)
  • al 50% per quelli di tipo c).

In tal modo si assiste a una notevole crescita delle aliquote a fronte di spese di investimento in beni strumentali trainanti di cui al Piano Transizione 4.0 unitamente a spese in beni FER.

Sì al cumulo con il bonus investimenti Zona Economica Speciale (ZES unica- Mezzogiorno)

Nell’attuale disciplina del Piano Transizione 5.0 non è prevista la cumulabilità dell’incentivo con il credito per investimenti nella Zona Economica Speciale (ZES unica – Mezzogiorno) di cui agli articoli 16 e 16-bis, del decreto-legge 19 settembre 2023, n. 124, convertito, con modificazioni, dalla legge 13 novembre 2023, n. 162, e nella Zona Logistica Semplificata (ZLS) di cui all’articolo 13 del 152 decreto-legge 7 maggio 2024, n. 60, convertito, con modificazioni, dalla legge 4 luglio 2024, n. 95.

L’emendamento ribalta tale assunto ammettendo il cumulo.