L’Olanda secondo l’EU Market Outlook For Solar Power 2021 – 2025 di Solar Power Europe è la terza nazione per installazioni nel 2020 con 2,9 GW con le previsioni di avere installazioni per 3,3 GW nel 2021 restando sempre al terzo posto nel nostro continente.
12 GW di progetti incentivati
Nonostante gli ultimi due anni siano stati caratterizzati dalla crisi dovuta alla pandemia da Covid-19 l’Olanda ha piazzato, attraverso il suo schema di incentivazione SDE++ che si basa su tender, progetti per 12 GW che includono sia impianti commerciali che a terra, ma anche altre tecnologie.
Secondo i dati di Solar Power Europe circa il 70% dei progetti che si sono aggiudicati l’appalto vengono portati a termine, nonostante i rallentamenti all’installazione e connessione dei progetti di medio/grande portata sono dovuti principalmente all’infrastruttura di rete non adeguata a questi generatori elettrici da fonti rinnovabili.
Malgrado questo le previsioni sono di veder connessi oltre 3,5 GW nel 2022 e 4 GW nel 2023.
Suddivisione per settori di potenza, commerciale, residenziale e grandi impianti
La suddivisione per settori di potenza in Olanda vede gli impianti del segmento commerciale avere uno share di oltre il 40%, il residenziale all’incirca il 40%, mentre i grandi impianti a terra meno del 20%.
Nei Paesi Bassi inoltre sono in sviluppo progetti sia di grosse centrali galleggianti, ma anche pensiline per auto.
Sistema di etichettatura sulla biodiversità ambientale
L’Olanda ha instaurato un sistema di etichettatura sulla biodiversità ambientale legata a questi tipi di impianti gestita dalla Wageningen University, in questo modo molte resistenze che si sono avute e si potrebbero avere da cittadini ed organizzazioni locali sono venute meno, poiché questo organismo indipendente certifica altri vantaggi alla natura che devono derivare dalla specifica installazione oltre alla produzione di energia verde.
Incentivo su piccoli sistemi residenziali bassato sull’immissione in rete
La crescita delle installazioni in Olanda è prevista su più fronti, da un lato i piccoli sistemi residenziali godono ancora di un incentivo basato sull’immissione in rete, l’incentivo è calcolato per avere un tempo di rientro di circa 7 anni su un autoconsumo medio del 30%, quindi molto conveniente per i possessori di case, infatti già 1/5 circa è già dotata di impianto fotovoltaico.
Dall’altro lato questo sistema disincentiva l’installazione di batterie di accumulo visto che la rete viene vista come una sorta di “batteria virtuale”. È comunque prevista una revisione di questo meccanismo.
Incentivo SDE++ per il settore commerciale e utility scale
Per il settore commerciale e utility-scale le sfide di crescita legate all’incentivo SDE++ sono molte poiché ingloba molte tecnologie di fonti rinnovabili diverse, ma include anche sistemi di CCS (cattura e stoccaggio CO2) poiché le aste vengono assegnate in base al prezzo per tonnellata di CO2 evitata e il massimo contributo diminuisce di anno in anno.
In questo modo, se il governo Olandese non mitigherà questa diminuzione, visti gli aumenti dei costi dei moduli fotovoltaici e naturalmente anche degli altri costi a contorno, diventerà sempre più difficile per il fotovoltaico competere con altre tecnologie.
Ad ogni modo nell’asta di ottobre 2020 sono stati assegnati 3,6 GW in diversi impianti FV di varie dimensioni che sono ancora da installare e connettere a rete.
Previsioni di crescita per i prossimi anni condizionati dalla politica e infrastruttura di rete
Secondo le previsioni di Solar Power Europe ci si potrà aspettare la grid-parity a partire dal 2023 su impianti utility-scale e che dal 2025 senza incentivi si potranno avere installazioni di grossi impianti con il meccanismo del PPA (Power Purchase Agreement), il tutto in dipendenza dell’aumento dei prezzi dell’elettricità.
In conclusione l’EU Market Outlook For Solar Power 2021 – 2025 per i Paesi Bassi ha due facce, da un lato si prevedono aumenti di installazione, ma fortemente condizionati dalla politica e dall’infrastruttura di rete.