Oggi, 15 settembre 2020, si è svolta al Senato la conferenza stampa di presentazione del Decreto del MISE che dà il via definitivo alle comunità energetiche e all’autoconsumo condiviso.
È stata definita una giornata storica dai partecipanti, tra cui il Sen. Gianni Girotto e il ministro Patuanelli che ha firmato in diretta il provvedimento e ne ha spiegato sommariamente i contenuti e dato i valori dell’incentivo.
Obiettivi generali del Decreto
Nell’introduzione iniziale sono stati enunciati gli obiettivi generali del Decreto:
- la riconversione ecologica del Paese;
- la creazione di nuove opportunità di progresso per le diverse attività coinvolte;
- il mettere a disposizione dei cittadini dell’energia necessaria e a costo inferiore.
Il Senatore Girotto ha introdotto il tema sottolineando che nei condomini italiani (circa 1.200.000 unità) nessuno installava un impianto fotovoltaico perché l’energia si poteva usare solo per l’ascensore e il vano scale, non si poteva usufruire appartamento per appartamento in quanto vietato per legge: ora questo viene meno e si può fare.
Più soggetti si possono unire
Più soggetti si possono unire, anche se eterogenei, come enti pubblici, piccole e medie imprese, normali cittadini, e costituire una comunità e condividere tra di loro l’energia che viene prodotta all’interno della comunità.
I benefici sono:
- la massimizzazione dell’autoconsumo;
- la massima efficienza: si evitano perde di rete e si riduce lo stress della rete stessa nei momenti di picco;
- la riduzione della bolletta energetica sia per il singolo aderente alla comunità ma anche per il sistema Italia (migliora strutturalmente il costo dell’energia);
- si svilupperà la filiera italiana degli stoccaggi e del demand rensponse e prodotti e servizi dove le industrie italiane sono leader.
Il nuovo incentivo introdotto non andrà a pesare sulle bollette degli italiani
È stato puntualizzato che il nuovo incentivo introdotto non andrà a pesare sulle bollette degli italiani perché sostituisce un incentivo che paradossalmente disincentivava l’autoconsumo. Inoltre l’incentivo per le comunità energetiche è compatibile con il super bonus (Super detrazione 110%) per i primi 20 kW di impianto e fino ai 200 kW è possibile la detrazione del 50%.
Il grande vantaggio delle comunità energetiche è che la burocrazia connessa è bassissima: non ci sono bandi, liste, aste; infatti l’attività di “comunità energetica” non è ritenuta commerciale, non sono speculative o finanziarie (ma per il risparmio).
Il controllo delle comunità deve essere in mano ai cittadini (anche se ci sono PA e imprese): già diversi comuni hanno avviato comunità.
Le tariffe:
Le tariffe dell’incentivo sono state enunciate direttamente dal ministro Patuanelli; sono fissate in 100 €/MWh per l’autoconsumo condiviso ed in 110 €/MWh per le comunità energetiche (valide per un periodo di 20 anni), a cui si somma la valorizzazione dell’energia RID (Ritiro Dedicato) e la compensazione degli oneri di trasmissione e trasporto, per un totale che raggiunge i 14/15 €cent/kWh.
Webinar: i meccanismi delle comunità energetiche
VP Solar già ha presentato i meccanismi delle comunità energetiche ed autoconsumo in un webinar che sarà replicato, con l’aggiunta di ulteriori approfondimenti.