Il report annuale pubblicato da Solar Power Europe evidenzia l’andamento del mercato storage europeo nel periodo 2022 – 2026.
Crisi energetica senza paragoni, inquinamento e cambiamento climatico spingono i cittadini europei a prendere in considerazione la auto-generazione di energia elettrica da fonte solare portando al conseguente incremento nelle richieste di R-BESS, batterie di accumulo residenziali.
2020 afflitto da lockdown, 2021 altre nuove crisi
Dopo il rallentamento dell’economia causa COVID-19 nel 2020, i mercati iniziano a muoversi nel 2021, portando ad un incremento della domanda di energia – anche nel residenziale – con la diretta conseguenza di un aumento dei prezzi. Tanto che in EU il prezzo dell’elettricità nel 2021 sorpassa per la prima volta i 0.19EUR/kWh, continuando a crescere durante tutto l’anno. Il 2022, segnato dall’invasione Russa dell’Ucraina, ha portato i prezzi dell’energia a raggiungere picchi significativi.
In questa situazione generale molti privati virano all’energia solare per ridurre sia costi delle bollette sia dell’impatto ambientale. Il conseguente sviluppo tecnologico inoltre ha portato ad una riduzione del costo del fotovoltaico solare, rendendo questa energia la più conveniente in diverse aree geografiche.
Incremento dell’installato
L’incremento dell’installato è più che raddoppiato dal 2020 al 2021, passando da 1 GWh a 2.3 GWh fino a raggiungere i 3.9 GWh del 2022.
L’aumento del 2022 sarebbe potuto essere anche maggiore, purtroppo è limitato a causa di mancanza di installatori e di materie prime.
Entro il 2026 lo scenario medio prevede di raggiungere un incremento del 300% sulla capacità totale installata arrivando a 32.2 GWh. La prospettiva invece in uno scenario alto è di raggiungere più di 44 GWh.
Strategia globale per raggiungere nel 2030 almeno 200GW di storage
Al fine di velocizzare la crescita dello storage in Europa, deve essere implementata una strategia globale legata allo storage, per poter raggiungere nel 2030 almeno 200 GW. In Europa il mercato maggiore dello storage è la Germania, che raggiunge nel 2021 il 59%, ciò a dimostrazione di come politiche di incentivi ben pianificate, siano essenziali per far partire il settore delle batterie di accumulo.
E’ arrivato il momento per i politici europei di riconoscere i segnali che arrivano dai cittadini, i quali sempre di più cercano di avere maggior controllo sul costo dell’energia, che sia conveniente e green, in altre parole si traduce in richiesta di energia solare e batterie d’accumulo.
I maggiori mercati europei Germania, Italia, Austria e UK
Anche se sempre più mercati nazionali si stanno avvicinando al solare e allo storage come mezzo per ridurre la dipendenza dalla volatilità dei prezzi dell’elettricità incrementando l’energia verde autoprodotta, la diffusione di questa tecnologia è ancora in gran parte guidata da una manciata di Paesi leader in Europa.
Nel 2022 i 4 maggiori mercati europei dello storage residenziale sono Germania, Italia, Austria e UK, che dal medio scenario saranno confermati anche per il 2023. In previsione di avere nel 2026 la Svezia e la Polonia al 3° e 4° posto.