Il mercato dei sistemi di storage domestici nel Regno Unito è cominciato nel 2015 ed attualmente secondo l’European Market Outlook For Residential Battery Storage 2021-2025 di Solar Power Europe è al terzo posto in Europa come numero di installazioni nel 2020
Circa l’8% del mercato e 81 MWh installati, non molto distante dall’Italia che al secondo posto detiene il 9% delle installazioni continentali.
Previsti nel 2021 93MWh installati
Per il 2021 le previsioni di questa associazione di settore prospetta 93 MWh con un aumento del 14% sull’anno precedente.
Il mercato dello storage residenziale nel Regno Unito ha cominciato a svilupparsi a partire dal 2015, senza alcun sostegno da parte dello stato, soprattutto su nuove installazioni di impianti fotovoltaici grazie al calo dei costi delle batterie ed alla contemporanea diminuzione della tariffa incentivante che gli impianti fotovoltaici ricevevano per l’immissione in rete dell’energia.
Net-Metering a tariffe variabili
Altro fattore molto importante è che in Inghilterra si è già sviluppato il Net-Metering a tariffe variabili che ha spinto verso l’utilizzo dei sistemi di storage in modalità Time of Use (utilizzo a tempo).
Questa tendenza è continuata negli anni ed ha fatto sì che il 40% delle nuove installazioni fossero già corredate di batteria.
Smart Export Guarantee (SEG) liberalizzazione delle tariffe
Altri fatti che hanno portato il Regno Unito ad essere il terzo mercato dello storage residenziale nel nostro continente è stato l’aumento costante negli ultimi 10 anni delle tariffe, che storicamente erano più basse rispetto quelle dell’Europa continentale e la diversa regolamentazione degli oneri di sistema e trasmissione che hanno portato gli operatori ad offrire agli inglesi tariffe variabili a seconda dell’ora di utilizzo.
Dal 1 gennaio 2020 inoltre è attivo il cosiddetto Smart Export Guarantee (SEG) che ha ulteriormente liberalizzato le tariffe ed ora gli operatori e i proprietari di sistemi a fonti rinnovabili con accumulo hanno la possibilità di strutturare tariffe molto flessibili sia per l’acquisto che per l’esportazione.
Tutto questo è possibile grazie all’introduzione di contatori intelligenti che gli operatori del Regno Unito stanno installando a casa delle famiglie inglesi, purtroppo le previsioni di Ofgem (l’autorità di regolamentazione dell’energia) prevedeva di raggiungere l’80% dei cittadini entro il 2020, ma il target è stato spostato all’85% entro il 2024.
Previsioni di crescita del 12% nei prossimi 5 anni con circa 865MWh
Secondo gli studi di Solar Power Europe gli abitanti del Regno Unito, anche in assenza di incentivi specifici, continueranno ad aumentare le loro installazioni di sistemi di storage residenziale arrivando ad un cumulato di 365 MWh a fine 2021 e 865 MWh a fine 2025 con una crescita media del 12% considerando il quinquennio 2021-2025.
Un ulteriore aumento potrebbe avvenire grazie all’imposizione che già hanno inserito Galles ed Inghilterra nell’inserire impianti fotovoltaici nei nuovi edifici, così come avviene in altri paesi Europei, ma qui grazie a quanto su menzionato ci potrà essere un miglior tasso di “aggancio” dello storage agli impianti rispetto ad altri stati.
Purtroppo al momento Solar Power Europe non è riuscita a prevedere gli effetti della Brexit, per questo la differenza tra lo scenario basso ed alto è elevata.