La consapevolezza dell’importanza di perseguire al più presto la de-carbonizzazione per la riduzione delle emissioni clima-alteranti è ormai globale.
L’Europa è fortemente impegnata su questo tema, con provvedimenti e impegni assunti dagli Stati membri per la transizione energetica green (produzione di energia da fonti rinnovabili) e la riduzione dei consumi su diversi fronti: da quello dei trasporti, alla climatizzazione degli edifici, ai settori produttivi “energivori”.
Italia tra primi posti nella riduzione delle emissioni di gas serra
L’Italia è già ai primi posti al Mondo nell’efficienza energetica e nella riduzione delle emissioni di gas serra, passate da 519 Mt di CO2eq nel 1990 a 418 Mt CO2eq nel 2019 (- 19% circa), grazie alla strategia impostata negli anni, perfezionata nel PNIEC (Piano Nazionale Integrato per l’Energia e il Clima)
Con un target di riduzione del 43% dei consumi finali di energia primaria al 2030. Il Piano contempla misure che sono già in campo ed altre che andranno a potenziarne gli effetti, come ad esempio quelle per il settore dei trasporti (piani per la mobilità sostenibile) e per la riqualificazione energetica degli edifici pubblici.
Settore elettrico
Previste una serie di misure di natura economica finalizzate a sostenere nuovi impianti a salvaguardare e potenziare il parco di quelli esistenti.
Settore trasporti
Previsti nel periodo tra il 2022 e il 2030 la diminuzione progressiva di biocarburanti di prima generazione lasciando spazio a biocarburante avanzati, incremento progressivo di nuove immatricolazioni di auto elettriche e ibride con l’obiettivo di raggiungere i 6 milioni di auto elettrificate entro il 2030.
Settore termico
Detrazioni fiscali e incentivi di riqualificazione energetica (Conto termico, Superbonus ecc…) giocano un ruolo fondamentale nell’agevolare interventi rivolti all’installazione di soluzioni tecnologiche da fonti rinnovabili, impianti termici, pompe di calore, biomassa e sostituzione di vecchi sistemi di riscaldamento anche centralizzati.