Alla tappa di Roma del Link Tour organizzato da VP Solar nelle principali città italiane, interverrà l’Avvocato Emilio Sani con un approfondimento sui Sistemi Efficienti di Utenza (SEU).
Un impianto fotovoltaico oggi consente di risparmiare il valore dell’energia auto-consumata nonché addizionali di legge sull’energia auto-consumata (cioè gran parte di quello che si paga in bolletta) nella misura in cui il sistema elettrico possa configurarsi come sistema efficiente di utenza, cioè: un sistema con: (i) un solo produttore di energia e una sola unità di consumo di energia; (ii) unità di consumo e impianto fotovoltaico contigue ed entrambe su aree nella disponibilità o proprietà di chi consuma energia (Articolo 10 D. Lgs. 115/2008).
Di seguito una breve sintesi degli elementi da valutare prima di effettuare un investimento in un impianto fotovoltaico.
I fattori da valutare per valutare la convenienza di installare un impianto fotovoltaico
La possibilità di massimizzare auto consumo istantaneo o di applicare lo scambio sul posto, che consente di valorizzare l’energia come se fosse auto-consumata anche quando non lo è.
L’energia auto-consumata istantaneamente vale circa tre volte l’energia immessa in rete. Lo scambio sul posto è con contratti annuali, quindi la normativa potrebbe prevedere una interruzione del sistema. L’uso di stoccaggi può permettere però di aumentare l’energia auto-consumata e fare fronte all’eventuale cessazione del regime di scambio sul posto.
Se vi sia elevata incidenza degli oneri di sistema e di rete pagati dal Cliente in proporzione al consumo di energia. A seconda della tipologia di cliente (domestico o no) e del livello di tensione della connessione, gli oneri di rete e di sistema sono in diversa proporzione fissi o variabili. I costi risparmiati con il fotovoltaico sono solo quelli variabili.
Il recente D.L. 210/2015 ha previsto che parte degli oneri che precedentemente erano in misura variabile ora non lo siano più.
Se si riesce a risparmiare anche le accise.
Se l’impianto ha potenza inferiore a 20 kW o è in autoproduzione (cioè chi consuma energia riveste anche la qualifica di Gestore/Produttore dell’impianto di produzione) e fornisce utenze industriali si può avere l’esenzione dalle accise per l’energia autoprodotta, con risparmio di circa 12,5 Euro a MWH.
Se il bene sia qualificabile come bene mobile o bene immobile.
La qualifica come bene mobile da un doppio vantaggio in quanto da una parte consente di risparmiare il pagamento delle tasse immobiliari e dall’altra parte consente un più rapido ammortamento fiscale del bene. Alla luce della nuova legge finanziaria sembra che vi possano essere spazi per evitare l’accatastamento degli impianti fotovoltaici, quando non sono sostitutivi delle coperture.
La situazione economica e patrimoniale del Cliente
Se l’impianto è fatto da un terzo che lo noleggia o che vende energia al titolare dell’utenza elettrica la solvibilità del cliente è presupposto necessario per il rientro dall’investimento.
La possibilità di godere di altri incentivi
Il tempo di ritorno dell’investimento può essere significativamente abbreviato se sono utilizzati incentivi come detrazioni fiscali per gli impianti domestici, certificati bianchi per gli impianti non industriali fino a 20 kW, finanziamenti agevolati regionali o ministeriali come Sabatini Bis. Gli incentivi non sono fra loro cumulabili.
Nel corso del proprio intervento a Roma il prossimo 1 Marzo nella tappa del Link Tour di VP Solar, l’Avvocato Sani offrirà ulteriori approfondimenti sul tema dei SEU.
La partecipazione al meeting è gratuita: http://www.vpsolar.com/ontour-2016/
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