Linee guida di sicurezza antincendio per BESS

Il 23 dicembre 2024 è stata pubblicata una circolare del Dipartimento dei Vigili del Fuoco del Ministero dell’Interno dove vengono definite le “Linee guida di prevenzione incendi da adottare per la progettazione, realizzazione e l’esercizio dei Sistemi di Accumulo di Energia Elettrica (BESS Battery Energy Storage System)”.

Di seguito verranno analizzati gli obiettivi e gli ambiti di applicazione della circolare, che mira a dare più chiarezza a chiunque intenda installare un sistema di accumulo BESS.

BESS – definizione

La circolare definisce un BESS (Battery Energy Storage System) come un “complesso di accumulatori elettrochimici all’interno di un armadio o di un container, che viene utilizzato per immagazzinare energia elettrica per utilizzarla al bisogno”.

I BESS vengono divisi in tre categorie:

  1. Residenziali
  2. Al servizio di complessi residenziali o commerciali, costituiti da moduli integrati in un armadio rack.
  3. Sistemi containerizzati per accumulo di energia di parchi eolici o solari e/o per il bilanciamento della rete

Obiettivi delle Linee Guida

Un BESS può aumentare significativamente il rischio di incendio dell’ambiente in cui viene installato, portando quindi la necessità di cambiare anche il livello di sicurezza antincendio. Inoltre, siccome i BESS non sono attività soggette alle visite e ai controlli di prevenzione incendi (Allegato I al D.P.R. n. 151 del 1° agosto 2011), queste linee guida sono state stilate per garantire la sicurezza delle persone, dei beni e dell’ambiente.

Tutti gli impianti dovranno quindi essere progettati e gestiti secondo queste linee guida, per:

  • ridurre il rischio di incidenti come rilascio di gas, incendi ed esplosioni
  • proteggere l’incolumità delle persone
  • salvaguardare beni e ambiente
  • consentire alle squadre di soccorso di intervenire in sicurezza

Applicazione delle linee guida

Le linee guida si riferiscono ai BESS rientranti nella categoria c) di tipo “Container”, che vengono installati presso attività comprese nell’elenco dell’Allegato I al D.P.R. 151/2011, soggette a visite e controlli di prevenzione incendi. Questo vale sia per le nuove installazioni che per modifiche rilevanti ad installazioni già esistenti.

Per tutti gli altri casi, quindi BESS di categoria a) e b) oppure installati presso attività non comprese nell’elenco dell’Allegato I al D.P.R. 151/2011, le linee guida possono essere comunque usate come utile riferimento per la progettazione.

Le linee guida sono suddivise in 4 parti, facenti riferimento a:

Modalità installative

  1. L’area in cui vengono posizionati i BESS deve essere provvista di recinzione di altezza minima 1,8 metri, al fine di evitare manomissioni. Inoltre, deve prevedere almeno due accessi (in posizioni contrapposte) adatti all’ingresso dei mezzi dei Vigili del Fuoco.
  2. L’impianto elettrico deve prevedere almeno un dispositivo di sezionamento di emergenza, per togliere tensione a tutto l’impianto.
  3. Deve essere prevista un’alimentazione di emergenza, protetta dal fuoco, per l’illuminazione di emergenza e per i sistemi di controllo dei BESS, che devono poter operare anche in caso di incendio.
  4. I sistemi BESS devono essere provvisti di fusibili, sezionatori DC e rilevatori off-gasses. Devono anche adottare misure per limitare la propagazione dell’incendio tra le celle, il cosiddetto “Thermal Runway”.

Misure di protezione attiva

  1. Nell’attività dove vengono installati i BESS deve essere presente un impianto di rivelazione e allarme incendi, a protezione dell’intera attività. I locali e i container batterie devono inoltre essere dotati di rivelatori automatici di incendio, impianti antincendio fissi e di un sistema di gestione delle miscele esplosive.
  2. I BESS devono essere protetti da una rete di idranti o da adeguate soluzioni alternative. Oltre alla rete idranti, se le misure di prevenzione e mitigazione non bastano a raffreddare a lungo il container danneggiato, devono essere adottate misure per gestire un eventuale incidente.
  3. Deve essere presente un numero sufficiente di estintori, raggiungibili entro i 20 metri.

Valutazione dei rischi e Distanze di sicurezza

  1. La progettazione e gestione dei BESS richiede una valutazione dei rischi, che includa una valutazione delle conseguenze di un incendio su persone, beni e ambiente. Poiché i BESS possono generare sostanze infiammabili, è necessario valutare il rischio di atmosfere esplosive e analizzare i possibili incidenti (incendi, esplosioni, rilasci tossici) legati a eventi naturali.
  2. Se si utilizzano celle “second life”, con prestazioni ridotte, è essenziale ridefinire i limiti operativi per garantire le condizioni di sicurezza.
  3. Per garantire la sicurezza degli occupanti e degli impianti adiacenti, la progettazione dei BESS deve prevedere le seguenti distanze di sicurezza:
Distanze di sicurezza (m)
Esterna Protezione Interna
Container BESS 20 6 4
Isole BESS* 20 6 6

*Per Isola Bess si intende l’area che comprende il sistema di conversione e il container BESS che contiene le batterie.

Queste distanze possono essere dimezzate se vengono realizzate delle barriere di protezione al fine di evitare effetti domino in caso di incendio o esplosione. È possibile utilizzare delle distanze di sicurezza diverse, che devono essere valutate con i criteri riportati nel documento delle linee guida.

Esercizio dell’impianto

  1. Il responsabile dell’attività, o le persone da lui scelte, sono tenuti a sorvegliare l’impianto, anche da remoto. Devono inoltre conoscere il piano di emergenza, che devono attivare in caso di pericolo, oltre a contattare i servizi di soccorso.
  2. Il responsabile, gli addetti alla sorveglianza e gli addetti alla manutenzione devono essere formati sulla conduzione dell’impianto, sui pericoli che ne derivano e sulle misure di sicurezza da adottare in caso di incidente.
  3. Nell’area dell’impianto è vietato lo stoccaggio di materiali infiammabili.
  4. Vicino all’impianto deve essere esposta una planimetria ed uno schema di flusso dell’impianto, per individuare facilmente i vari componenti. Devono anche essere esposte le istruzioni con le manovre e i comportamenti da adottare in caso di emergenza per mettere in sicurezza l’impianto.
  5. Deve essere disponibile il manuale dell’impianto e il registro di manutenzione, oltre agli schemi degli impianti elettrici, di segnalazione e di allarme.

Per ulteriori dettagli si rimanda al documento originale.