Il 4 aprile (ore 12) è il click day per inoltrare le domande per poter accedere ai 124 milioni di euro di incentivi destinati alle aree di crisi non complessa destinati dalla L.181/89 anche per le fonti rinnovabili e il risparmio energetico.
Gli investimenti ammissibili riguardano:
- nuovi stabilimenti che applicano soluzioni innovative;
- riqualificazione con eventuale ampliamento di sedi produttive coerentemente con modifiche dei processi produttivi;
- come al punto a) e b) in relazione specificamente al settore turistico;
- l’acquisto di uno stabilimento o di sue parti.
Agevolazioni anche nel settore delle energie rinnovabili
Tra i settori ammessi alle agevolazioni c’è quello energetico e di tutela ambientale, intesa come l’insieme di azioni applicate per rimediare o prevenire danni all’ambiente generati dall’azienda che riceve gli incentivi.
Tra le misure ammesse ci sono quelle che consentono di promuovere il risparmio energetico e l’uso delle fonti rinnovabili.
Possono presentare la domanda le sole società di capitali, incluse le società cooperative e consortili, già costituite alla data di presentazione della domanda di agevolazioni.
Tipi di agevolazioni previste
La L.181/89 prevede tre tipi di agevolazioni che complessivamente non possono superare il 75% dell’investimento totale:
- un finanziamento agevolato per il 50% degli investimenti ammessi da restituire nell’arco temporale massimo di 10 anni, a cui eventualmente aggiungere un periodo di preammortamento massimo di 3 anni;
- un finanziamento a fondo perduto non superiore al 25% dell’investimento. Questa componente è parametrata in funzione della localizzazione e dimensione dell’impresa;
- un’eventuale partecipazione al capitale dell’impresa
Così ha determinato il decreto del Ministero per lo Sviluppo del 24 febbraio che definisce i termini e le modalità per presentare le richieste degli incentivi in relazione alla legge 181/1989 per investimenti in aree di crisi.