Innovazione, elevati investimenti, forte attenzione mediatica sono gli elementi che contraddistinguono la mobilità elettrica in questo periodo storico. È un settore ancora in una fase iniziale di sviluppo e sono diverse le variabili in gioco.
La digitalizzazione
Si prevede che internet, o meglio le nuove tecnologie informatiche, porteranno notevoli cambiamenti, dal mondo del lavoro, ai trasporti: auto connesse, a guida autonoma, auto che scambieranno energia elettrica con la rete o tra di loro, questo scenario futuribile non è poi così lontano.
L’urbanizzazione
In tutto il pianeta è in atto un fenomeno di spostamento della popolazione nei centri densamente popolati, per la quantità dei servizi messi a disposizione nelle città.
Questo implica, tra l’altro, maggiori emissioni inquinanti e maggior difficoltà nei trasporti; le città dovranno attrezzarsi con nuovi sistemi e tecnologie.
La questione ambientale
Occorre ridurre l’effetto serra e migliorare l’efficienza energetica per limitare l’innalzamento della temperatura del pianeta: obiettivo dell’Europa il taglio delle emissioni entro il 2030 rispetto ai valori del 1990.
Innovazione elettrica
Il settore dei trasporti in Europa è quello che incide maggiormente sulle emissioni di gas serra totali, per più del 28%, ed in particolare il trasporto su gomma (con circa il 93% sul totale dei trasporti).
È importante che si avvii un processo d’innovazione, che potrebbe essere guidato sia con l’incentivazione all’acquisto di auto elettriche, sia con lo sviluppo dell’infrastruttura di ricarica.
Quest’ultima spinta arriva anche dalla UE che mira a garantire una mobilità continua su scala europea, imponendo agli stati membri di garantire l’accesso in modo semplice e non discriminatorio alla ricarica.
Guida autonoma
Si sta sviluppando una tecnologia legata ai veicoli autonomi (VA).
Questo particolare settore vuole arrivare, nel 2020, a lanciare negli USA i VA di terzo livello (“conditional automation”), fino ad arrivare al 2030 con quelli di 5° livello, completamente autonomi.
I 5 livelli definiti dall’Istituto Federale di Ricerca per i Trasporti e la Mobilità in Germania, per la guida autonoma sono:
- guida assistita: supporto alla guida come il cruise control o l’adaptive cruise control;
- guida semi autonoma: sistemi di assistenza che mantengono l’auto nella propria corsia (ad esempio in autostrada) ed alla giusta distanza di sicurezza;
- guida altamente automatizzata: possono guidare autonomamente in autostrada o in aree di traffico intenso;
- guida completamente automatizzata: in grado di gestire situazioni complesse senza che il conducente debba intervenire, questa nuova tipologia di macchina è ancora in una fase sperimentale, e la sua produzione al momento si limita ad alcuni prototipi;
- guida autonoma: sparirà il volante ed il guidatore, ci saranno solo passeggeri trasportati in una macchina connessa con le infrastrutture e che si muove in modo totalmente autonomo.
Punti di forza e debolezza
Una modalità per valutare il potenziale della mobilità elettrica è la SWOT, acronimo di Forza (Strenghts), Debolezze (Weaknesses), Opportunità (Opportunities) e Minacce (Threats).
La matrice SWOT è una tecnica di analisi nata in Gran Bretagna nel 1900, consente di valutare visivamente ed in modo rapido le positività e le negatività.
Punti di forza
Zero emissioni, prestazioni esaltanti ed in costante aumento, autonomia che oggi non è più limitante.
Inoltre gli investimenti, anche pubblici, nel settore sono molto consistenti per tutti i player della filiera.
Debolezze
La scarsità di infrastrutture di ricarica, il ridotto numero di modelli finora disponibili e il prezzo di acquisto ancora parecchio elevato sono sicuramente dei punti deboli che però via via si andranno a ridursi con gli sviluppi futuro.
Opportunità
La forte relazione tra la mobilità elettrica e la produzione di energia rinnovabile, in particolare quella fotovoltaica, così come la gestione della batteria dell’auto come storage di energia che può essere utilizzata in rete.
Minacce
La capacità della rete elettrica, sia italiana che europea, di gestire nuovi flussi di energia nelle ore di picco per la ricarica dei veicoli, o meglio lo sviluppo che sarà necessario implementare per ridurre i sovraccarichi.