Il Testo integrato delle condizioni tecniche ed economiche per la connessione alle reti elettriche con obbligo di connessione di terzi degli impianti di produzione di energia elettrica (sinteticamente “Testo integrato delle connessioni attive” – TICA), emesso dall’Autorità di regolazione per energia reti e ambiente in data 23/07/2008, dispone che a seguito di avanzamento della richiesta di connessione, i tempi di realizzazione di quest’ultima sono pari a:
- 30 giorni lavorativi (massimo) per i lavori semplici;
- 90 giorni lavorativi (massimo) per i lavori complessi, a tale termine si aggiunge la previsione di 15 giorni lavorativi per ogni km di linea da realizzare in media tensione eccedente il primo chilometro.
In realtà queste tempistiche vengono spesso disattese dal distributore di zona e gli impianti rimangono spenti anche se già completati per diverso tempo.
Cause ed entità del ritardo nell’allaccio degli impianti
Il ritardo nella messa in esercizio dell’impianto fotovoltaico, secondo un’indagine del portale QualEnergia, non è imputabile solo a lungaggini nell’accoglimento della predetta richiesta ma anche alla mancanza di tempestive autorizzazioni o all’invio di documentazione parziale o erronea da parte dei consumatori o degli enti preposti.
I dati della summenzionata indagine rivelano che nel 2022 circa l’1% dei consumatori, ovvero circa 3mila persone, abbia subito ritardi nell’allaccio alla rete. Nel medesimo anno di riferimento il ritardo accumulato sulle 130mila pratiche di fotovoltaico intraprese ha raggiunto in alcuni casi i 700 giorni.
Effetti dei ritardi negli allacci
Nelle more della messa in esercizio dell’impianto fotovoltaico, spesso i consumatori ricevono bollette con elevati importi corrispondenti a vecchi consumi registrati. Al contempo essi sono tenuti a pagare le prime rate del finanziamento del fotovoltaico.
Alla luce di tali circostanze, i clienti, una volta dimostrato che le lungaggini riscontrate nella messa in esercizio dell’impianto dipendono dall’inefficienza del distributore, hanno diritto a ricevere un risarcimento giornaliero del danno economico subito per ogni giorno lavorativo di ritardo nella realizzazione della connessione (per un massimo di 120 giorni lavorativi).
Ad oggi, i tempi di connessione alla rete di un impianto fotovoltaico variano da uno a cinque mesi.