In data 13 maggio 2024 la Commissione UE ha pubblicato un complesso di raccomandazioni relative alle Fonti di Energia Rinnovabili (ovvero FER).
L’obiettivo delle raccomandazioni è indirizzare gli Stati membri nell’attuazione del quadro comunitario sulle rinnovabili, a favore della diffusione delle stesse, al fine del rafforzamento della competitività industriale e della realizzazione del Green Deal europeo.
Tre sono le tematiche affrontate in tali istruzioni:
- le autorizzazioni (o permitting) nei procedimenti di installazione e messa in opera degli impianti;
- le aree di accelerazioni nei procedimenti di installazione e messa in opera degli impianti;
- le aste per l’accesso agli incentivi statali previsti in ambito FER.
1. Autorizzazioni FER
La Commissione richiede una notevole semplificazione sulle procedure di concessione delle autorizzazioni attraverso l’accelerazione delle tempistiche occorrenti e la riunione di più richieste qualora siano avanzate per la realizzazione dello stesso progetto (ad esempio per le connessioni di rete).
In materia, in caso di mancata risposta esplicita da parte dell’organo competente entro i termini procedurali stabiliti, si consiglia l’introduzione del tacito consenso in passaggi intermedi.
A favore della semplificazione del permitting, è necessario garantire un coordinamento efficace tra le organizzazioni nazionali, regionali e locali, anche attraverso l’istituzione di punti di contatto unici e un’interpretazione uniforme e coerente della normativa in vigore.
Viene previsto inoltre che le zone di esclusione per le rinnovabili vadano limitate al minimo necessario, in presenza solo di evidenze di chiara necessità.
2. Aree di accelerazione
La Commissione UE si pronuncia sull’individuazione delle aree di accelerazione delle rinnovabili, istituite dalla Direttiva Red III (Renewable Energy Directive III), in vigore dal 20 novembre 2023.
Esse sono così denominate posto che è già stato valutato che l’insediamento del progetto, in relazione alla capacità di energia rinnovabile installabile, non avrà un impatto ambientale significativo e seguirà quindi una procedura di autorizzazione più rapida, anche senza il rilascio di valutazioni ambientali.
Esempi di tali aree possono essere zone artificiali e costruite come i tetti, le infrastrutture di trasporto e dintorni, i parcheggi, le aziende agricole, i centri di smaltimento e raccolta rifiuti, le aree industriali, le miniere, le acque artificiali, i laghi e le aree degradate non utilizzabili per l’agricoltura.
3. Aste
In relazione alle aste per l’accesso agli incentivi statali in ambito FER, si raccomanda l’introduzione di criteri di selezione standard, anche diversi dal prezzo dell’impianto, tra cui la qualità, il contributo alla resilienza della catena di fornitura e la sostenibilità ambientale.
La Commissione ha implementato una piattaforma per lo sviluppo delle FER in tutta l’UE, ove gli Stati membri pubblicheranno informazioni di base sulle aste indette.