È stata resa nota in data 01/03/24 la bozza del decreto Fer X (Fonti di Energia Rinnovabili), redatto dal Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica (MASE) come provvedimento volto a incentivare la realizzazione di impianti fotovoltaici, eolici, idroelettrici e di trattamento di gas residuati dai processi di depurazione.
Mercoledì 28 febbraio, il ministro dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, Pichetto, aveva annunciato che sul provvedimento è già stata “aperta l’interlocuzione” con la Commissione UE, nell’ottica di perseguire gli obiettivi di decarbonizzazione al 2030.
Il termine di validità del decreto è fissato al 31 dicembre 2028.
Soggetti beneficiari
Gli impianti fino a 1 MW di potenza accedono direttamente al meccanismo di supporto con i prezzi di aggiudicazione indicati dal Decreto stesso.
Per gli impianti di potenza superiore a 1 MW, il GSE bandirà procedure competitive nel quinquennio 2024-2028 per mettere a disposizione contingenti di potenza.
Per gli impianti fino al MW, verranno incentivati 5 GW, per gli impianti sopra al MW saranno incentivati (tramite partecipazione a procedure competitive) 62.15 GW così suddivisi:
- Fotovoltaico: 45 GW
- Eolico: 16.5 GW
- Idroelettrico: 0.63 GW
- Gas residuati da processi di depurazione: 0.02 GW
Requisiti di accesso
Per gli impianti fino al MW c’è l’accesso diretto agli incentivi in oggetto, ma è necessario il rispetto del principio DNSH (Do Not Significant Harm, ovvero “Non arrecare un danno significativo all’ambiente”) e l’avvio dei lavori successivamente alla data di entrata in vigore del decreto.
Per gli impianti sopra il MW vi è accesso tramite aste (2 all’anno), per le quali vengono richiesti i seguenti requisiti: titolo abilitativo alla costruzione e all’esercizio dell’impianto; preventivo di connessione alla rete elettrica accettato in via definitiva; rispetto dei requisiti DNSH; possesso di dichiarazione di un istituto bancario che attesti la capacità finanziaria; pagamento di una cauzione definitiva, pari al 10% del costo d’investimento previsto per la realizzazione dell’impianto.
I criteri di priorità per le aste sono: la rimozione dell’eternit e dell’amianto per il FV, la realizzazione in aree idonee, la presenza di un accumulo, la sottoscrizione di un contratto Ppa (Power Purchase Agreement, letteralmente “contratto di acquisto di energia elettrica”) almeno decennale e l’anteriorità della presentazione della domanda.
Le istanze di partecipazione alle procedure competitive devono essere inviate al GSE tramite il relativo sito, con allegazione di:
- Offerta di riduzione del prezzo di esercizio;
- Documentazione comprovante i summenzionati requisiti di accesso;
- Pagamento del 50% della cauzione definitiva a garanzia della qualità dell’intervento in questione;
- Impegno a prestare la cauzione definitiva a garanzia della realizzazione degli impianti e a trasmettere la stessa entro 90 giorni dalla pubblicazione con esito positivo della graduatoria di accesso agli incentivi.
Costituisce condizione necessaria al riconoscimento dell’agevolazione la comunicazione al GSE della data di entrata in esercizio degli impianti entro i novanta giorni successivi all’avvio dell’esercizio stesso.
Incentivo: tariffe assegnate 2024
Le tariffe, assegnate direttamente per i piccoli impianti e a base d’asta per i grandi impianti, per il 2024 sono:
- 85 euro/MWh per il fotovoltaico,
- 80 euro/MWh per l’eolico,
- 110 euro/MWh per l’idroelettrico
- 100 euro/MWh per i gas di depurazione.
Per gli impianti fotovoltaici in sostituzione di eternit o amianto è previsto un premio extra di 35 euro/MWh.
Per gli impianti fino a 200 kW, il GSE provvede direttamente al ritiro e alla vendita dell’energia elettrica, erogando sulla produzione netta immessa in rete il prezzo di aggiudicazione in forma di tariffa omnicomprensiva.
Per gli impianti sopra i 200 kW, l’energia elettrica risultante viene valorizzata sul mercato dal produttore. Il GSE calcola la differenza tra il prezzo di aggiudicazione e il maggior valore tra zero e il prezzo di riferimento del Mercato del Giorno Prima. Se la differenza è positiva, il GSE eroga il corrispettivo relativo alla differenza sulla produzione netta immessa in rete, nel caso contrario lo richiede al soggetto titolare.
Le tariffe sono rimodulate per interventi di riattivazione di impianti dismessi, integrale ricostruzione e potenziamento di impianti esistenti.
Dopo la pubblicazione delle graduatorie di accesso agli incentivi, i nuovi impianti devono entrare in esercizio entro 34 mesi per l’eolico, 21 per il fotovoltaico e 54 per l’idroelettrico e i gas di depurazione.
I rifacimenti devono entrare in esercizio entro 19 mesi per l’eolico, 39 per l’idroelettrico e 27 per i gas di depurazione. Sono previsti 6 mesi di tempo in più per FV e idroelettrico delle PA.
Misure future previste
Entro trenta giorni dalla data di entrata in vigore del decreto, il GSE trasmetterà al MASE, a fini approvativi, una proposta di regole operative per l’accesso agli incentivi previsti.