In questi giorni sono stati diffusi molti report che disegnano scenari molto complicati per l’economia italiana.
Il Centro Studi di Confindustria, in un recente rapporto, analizza il panorama italiano ed internazionale dell’economia, alla luce degli effetti del virus COVID-19, i fattori sociali ed ambientali.
Il virus ha portato ad una crisi sanitaria, sociale ed economica mai vista nei tempi recenti: sono cambiate le relazioni sociali, le consuetudini di comportamento individuali, fin ai rapporti internazionali di scambio. Lo shock del corona virus colpisce sia l’offerta che la domanda di beni e servizi sia all’interno del Paese che verso l’estero.
È in corso una drammatica crisi di liquidità nelle imprese che a fronte delle spese indifferibili e oneri vari, vedono la forte riduzione, se non l’assenza, di entrate: è l’anticamera di un problema di solvibilità anche per le imprese che prima dell’epidemia avevano fondamentali solidi.
Appello di Confindustria: agire subito
Un primo appello che lancia Confindustria è l’estrema necessità di AGIRE SUBITO, senza tentennamenti, al fine di non lasciare che il tessuto produttivo e sociali Italiano si corrompa a livelli irreparabili, senza lesinare risorse ora per garantire il benessere futuro.
Gli investimenti che si faranno ora, che dovranno per forza di cose essere massivi, serviranno per mettere in sicurezza i cittadini e le imprese per non cadere in una depressione economico-sociale prolungata.
Anche nello scenario ottimistico di rientro graduale alla normalità alla fine del mese di giugno, comunque si rileverebbe una caduta del PIL di circa il -10% nel secondo trimestre (rispetto alla fine 2019).
Le azioni che Confindustria propone sono, in sintesi:
- un piano di investimenti straordinario, finanziato con risorse europee;
- interventi urgenti per il sostegno finanziario di tutte le imprese;
- strumenti per la sospensione delle scadenze fiscali e finanziarie;
- una semplificazione amministrativa, per rendere subito effettiva l’azione di politica economica.
Oltre al tema della “tenuta” Confindustria presenta il tema del “rilancio” da perseguire nelle aree cruciali della sanità, delle tecnologie e dell’ambiente.
Quanto sta avvenendo in termini sanitari in tutto il mondo è assolutamente in connessione con la sostenibilità della crescita globale e con l’equilibrio che si deve trovare con l’ambiente.
Fondo Monetario Internazionale (FMI)
Il Fondo Monetario Internazionale (FMI) ha prospettato uno scenario ancor più complicato per l’Italia, con una caduta del 9,1% del PIL sull’intero 2020. La previsione pone l’Italia come fanalino di coda insieme alla Grecia fra tutti i Paesi europei.
I dati che stanno emergendo evidenziano la necessità di un rapido intervento a sostegno delle aziende, con misure molto significative ed urgenti, da intensificare in funzione del perdurare o meno del periodo di chiusura.