Come da articolo pubblicato in data 14/03/2024 (Comunità energetiche: cumulabilità con fondi PNRR), il GSE ha pubblicato le regole operative del MASE per l’accesso al servizio per l’autoconsumo diffuso e al contributo PNRR a favore delle CER, previo Decreto del MASE n. 414 del 07/12/2023, in vigore dal 24/01/2024.
A fine 2022 presenti 67 CER in esercizio
Ad oggi, stando ai soli dati GSE, a fine 2022 in Italia risultavano presenti 67 configurazioni CER in esercizio.
Di queste:
- 25 sono di potenza compresa tra 0 e 10 kW,
- 24 tra 10 e 20 kW,
- 12 tra 20 e 50 kW,
- 6 tra 50 e 100 Kw.
Secondo le previsioni indicate dal MASE alla Commissione europea nella notifica del decreto, le tariffe previste nello stesso incentiveranno circa 210 mila iniziative, con due milioni di aderenti, mentre il contributo in conto capitale supporterà circa 85mila progetti di autoconsumo collettivo e comunità energetiche rinnovabili.
Per le tariffe incentivanti è previsto un costo di 175 milioni di euro all’anno, per un totale di 3,5 miliardi di euro in 20 anni.
Contributo CER in 13 Regioni
Nelle more dell’attuazione del decreto CER, a promozione dello sviluppo di tali configurazioni, in 13 regioni sono state adottate leggi regionali per lo stanziamento di consistenti risorse, per oltre 30 milioni di euro, sulla base dei fondi nazionali previsti dal PNRR e dal bando nazionale di Fondazione con il Sud.
In 8 Regioni sono stati introdotti programmi di finanziamento pubblico, per più di 34milioni complessivi.
Anche le Fondazioni bancarie svolgono un ruolo rilevante per coprire i costi di investimento da parte degli enti del terzo settore, anche in sinergia con le amministrazioni pubbliche.
Lo scopo della costituzione delle CER
Oltre ai benefici sul piano ambientale, lo scopo della costituzione delle CER è di finanziare, con i risparmi e con i proventi degli incentivi ottenuti, interventi sociali per persone in povertà energetica.
Diverse sono sul piano regionale le iniziative sociali che promuovono, attraverso il sostegno delle aziende, la realizzazione di impianti fotovoltaici su edifici di edilizia residenziale pubblica e di proprietà di cooperative o associazioni impegnate in ambito sociale, per produrre energia elettrica a beneficio delle persone in povertà energetica.
In alcuni casi le CER costituite redistribuiranno il denaro degli incentivi derivanti dall’energia condivisa tra i membri delle stesse. I ricavi provenienti dalla vendita dell’elettricità alla rete verranno riservati in un fondo per progetti sociali a beneficio delle collettività locali.
Anche bandi europei promuovono la nascita e lo sviluppo delle CER in particolare nelle piccole città e nelle aree interne.
Sportelli informativi sull’energia e informazioni ai cittadini
In alcuni Comuni italiani sono state finanziate iniziative di informazione ai cittadini, anche con la creazione di sportelli informativi sull’energia, per mettere al centro della transizione ecologica assemblee cittadine, gruppi di lavoro in parrocchie, comitati di quartiere, organizzazioni locali, biblioteche e centri culturali municipali.
Inoltre si prevede, a seguito di bandi di gara, la costituzione di comunità energetiche sui tetti di edifici scolastici a beneficio di famiglie in difficoltà economica, strutture assistenziali e progetti ambientali.