Mai nella nostra vita ci siamo trovati ad affrontare un contesto con tali criticità: sanitarie, sociali e a seguire economiche.
È forte il pensiero di vicinanza per le famiglie che hanno dovuto affrontare direttamente le gravi conseguenze del virus e di gratitudine ai veri eroi, che col loro sacrificio hanno consentito di fronteggiare il covid-19, spesso in condizioni estremamente complicate.
La situazione generale è ancora in fase di grande incertezza, sia nel presente che per le prospettive future, ma certamente è necessario pensare come ripartire, ed AGIRE subito.
Il fattore tempo è essenziale
Subito misure chiare, di immediata applicazione, a burocrazia zero. Sappiamo che non è e non sarà semplice: ma è una sfida vitale. Bisogna tutelare il tessuto sociale e produttivo nazionale.
Altri Paesi sono entrati dopo nel tunnel del coronavirus rispetto l’Italia, ma sono intervenuti subito con azioni forti; in Italia sono in corso lunghe discussioni e confronti ed ogni decisione ha un’efficacia limitata dalla lentezza della burocrazia.
Questo ritardo può generare un ulteriore grave gap di competitività verso gli altri Paesi, che certamente non possiamo permetterci.
Viene stimata da Confindustria, come migliore delle ipotesi, una perdita del 10% del PIL nel primo semestre 2020, per attestarsi a un -6% annuale. Naturalmente è molto difficile ora fare previsioni, e certamente questo valore medio deve essere poi considerato settore per settore.
Settore fotovoltaico e dei sistemi energetici in Italia
Scriviamo in un momento, inizi di Aprile, in cui il nostro settore, quello del fotovoltaico e dei sistemi energetici, in Italia è praticamente fermo da settimane, e non ci sono certezze sui tempi e modi della sua ripresa. Con buona probabilità l’impatto negativo del covid-19 sul nostro settore in Italia sarà di molto superiore al 10% nel primo semestre.
AGIRE per creare le condizioni di un rilancio degli investimenti
Bisogna AGIRE per creare le condizioni di un rilancio degli investimenti per accelerare la transizione energetica e il contenimento delle emissioni.
A molti non è sfuggita la corrispondenza in Italia tra aree a marcato inquinamento atmosferico e densità di casi di coronavirus.
Un rilancio dell’economia, dopo le urgenti misure di ammortizzazione sociale e di liquidità per le aziende, può certamente fondarsi sullo sviluppo delle rinnovabili e dei sistemi energetici innovativi e digitali per gli edifici e la mobilità.
5 azioni per il rilancio
Chiediamo 5 azioni per il rilancio del settore fotovoltaico e delle rinnovabili:
- Rendere applicabile la detrazione fiscale ai sistemi di accumulo installati su impianti fotovoltaici in Conto Energia
- Come già suggerito dal Ministro Patuanelli, elevare al 100% la detrazione fiscale, prevedere lo sconto in fattura/cessione del credito con la cedibilità alle banche
- Estendere anche alle aziende la detrazione fiscale e la relativa cessione del credito o in subordine ridurre a pochi esercizi la deducibilità fiscale degli investimenti
- Rilancio dei bandi regionali per lo storage e le colonnine per auto elettriche: ogni regione deve fare il bando entro giugno 2020 e distribuire gli incentivi a partire da luglio; target ambiziosi (30% degli impianti fotovoltaici in esercizio?)
- Elevazione a 200 kW (oggi 20 kW) il limite per l’attivazione dell’officina elettrica
AGIRE: 5 azioni per un rilancio dell’economia basata anche sulla lotta ai cambiamenti climatici.