ESG e Fotovoltaico: come promuovere la sostenibilità aziendale

La media company Rinnovabili ha condotto un utile approfondimento sul legame tra le politiche ESG e lo sviluppo delle energie rinnovabili, tra cui il fotovoltaico, per promuovere lo sviluppo della sostenibilità aziendale.

 

La scelta delle aziende sul piano sostenibile

La transizione verso energie rinnovabili si traduce per le aziende nella riduzione dei costi e in una maggiore competitività che comporta l’accoglimento degli orientamenti ESG (Environmental, Social and Governance), ovvero delle misure aziendali accolte per sostenibilità ambientale e sociale.

Per l’approvvigionamento energetico rinnovabile le imprese, soprattutto quelle strutturate, ricorrono con crescente frequenza ai Private Purchase Agreements (PPAs): contratti a medio o lungo termine tra fornitori di energia e acquirenti. L’Italia nel 2024 risultava al terzo posto per volume di potenza contrattualizzata attraverso i PPAs, dietro a Spagna e Germania.

Gli orizzonti del fotovoltaico sul piano sostenibile

Sul piano sostenibile, il fotovoltaico per le imprese agricole viene promosso dall’incentivo Bando Agrivoltaico. Il bando è volto a ottenere la realizzazione, entro il 30 giugno 2026, di sistemi agrivoltaici di natura sperimentale, in accordo con le misure di sostegno agli investimenti previsti dal PNRR, per una potenza complessiva pari almeno a 1,04 GW e una produzione indicativa di almeno 1.300 GWh/anno.

Il bando è disciplinato dal Decreto del MASE (Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica) di incentivo all’agrivoltaico innovativo, in vigore dal 14 febbraio 2024.

Le Comunità Energetiche e la sostenibilità

Le piccole e medie imprese, insieme a cittadini, enti territoriali e autorità locali, adottano consapevolmente scelte sostenibili aderendo alle Comunità Energetiche Rinnovabili (CER) al fine di condividere l’energia elettrica rinnovabile.

L’incentivo per le CER è previsto attraverso l’erogazione di:

  • una tariffa incentivante sull’energia prodotta e autoconsumata virtualmente dai membri della CER. Il valore della tariffa varia da 60 €/MWh a 120€/MWh in base alla taglia dell’impianto e del valore di mercato dell’energia. Questa tariffa è riconosciuta dal GSE per un periodo di 20 anni dalla data di avvio di ciascun impianto a fonti rinnovabili (FER).
    Inoltre, per gli impianti fotovoltaici è prevista un’ulteriore maggiorazione fino a 10 €/MWh, calcolata in base alla posizione geografica dell’impianto.
  • un corrispettivo di valorizzazione per l’energia autoconsumata, definito dall’ARERA (Autorità di Regolazione per Energia, Reti e Ambiente) di circa 8 €/MWh.

Attraverso l’autoconsumo di energia rinnovabile, dalla costituzione della CER derivano benefici ambientali, economici e sociali per le imprese aderenti.