Gli edifici sono oggi responsabili del 40% del consumo globale di energia nell’Unione Europea. Il settore (delle costruzioni) è in espansione e ciò porterà ad un ulteriore incremento del fabbisogno energetico.
Pertanto, la riduzione del consumo energetico e l’utilizzo di energia da fonti rinnovabili nel settore dell’edilizia costituiscono misure importanti, necessarie per ridurre la dipendenza energetica dell’Unione e le emissioni di gas a effetto serra.
Una spinta dalla Direttiva Europea
Così esordisce la recente Direttiva sull’efficienza nell’edilizia, già recepita o in via di recepimento in tutti gli Stati Membri e destinata a lanciare nuove sfide per quanto riguarda la prestazione energetica degli edifici dell’Unione.
L’obbiettivo per l’EHPA European Heat Pump Association è di arrivare a 30 milioni di pompe di calore installate entro il 2030.
Ruolo fondamentale giocato dalla pompa di calore
Negli scenari energetici che dunque si configurano, un ruolo fondamentale sarà giocato proprio dalla pompa di calore.
Il mercato europeo è già in netta crescita, superando recentemente l’installazione di 10 milioni di pompe di calore in Europa e di circa 1,5 milioni di pompe di calore in Italia.
» Numero di pompe di calore (PDC) installate in Europa
La crescita della tecnologia aria/acqua
La tipologia di pompe di calore installate in Europa ha visto la crescita della tecnologia aria/acqua e un mantenimento della quota delle aria/aria.
Riferendoci sempre ai dati di EHPA, aggiornati al 2014, la Francia è il paese che totalizza 130.000 pompe di calore installate, seguono l’Italia e la Svezia con circa 100.000 unità; praticamente 4 paesi detengono il 50% del mercato europeo.
» Numero di pompe di calore per tipologia in Europa